Archivio | agosto, 2020

Animi adfectio

28 Ago

Sono arrivata avvolta dal mistero di una vivacità esplosiva,

negli sguardi interessati da imbarazzi e stupori disegnati.

Sono arrivata richiamata dal suo pensiero.

Sono arrivata in silenzio, sono arrivata in musica e canti.

Curiosità, amorosa matrigna, mi hai portato al vertice e mi hai condotto nel vortice,

di un buco grande e profondo.

Attesa, compagna fedele, hai lambito le mie vesti e mi hai tenuta,

complice il Sentire, che ha avvertito il suo dentro e la sua essenza.

Ho lanciato il mio cuore, di fanciulla, in un dedalo di strade tortuose,

in un impasto a volte prelibato, a volte avvelenato.

Un impasto di forza e paura, voglia e distacco, di stimoli, sentimento e indecisioni.

Le mie mani, ora, sono antenne rivolte all’Universo,

a questa Terra Madre che mi protegge,

al Sole e al Vento che nutrono il mio corpo.

Le mie mani chiedono tregua e chiedono coraggio,

chiedono fiducia in una nuova realtà edificata,

di umori sereni condivisi, di braccia e sterni che si stringono,

oppure… di un altro tempo,

un tempo lontano e immacolato,

il giusto tempo, che mi riconcili l’anima.